Raccolte e riflessioni

Amore impossibile

Tutti noi abbiamo vissuto un amore negato.
Uno di quelli che ci ha fatto battere il cuore,
che ci ha mandato in tilt il cervello,
che ci ha tolto il fiato.
Se non fosse che era un amore impossibile.
Tante possono essere state le motivazioni:
non corrisposto,
già impegnato,
negato dalle convenzioni.
È stata una lotta contro te stesso. Un duello tra cuore e mente.
Un respingere ciò che invece avresti voluto con tutta l’anima.
Come sarebbe stato il suo profumo tra le tue braccia?
Come ti avrebbe guardato se solo ti avesse visto diversamente?
Come sarebbe andata la tua vita se i sogni avessero abbracciato la realtà?
Tante supposizioni..
La mente che dipinge fantasie,
il cuore che si emoziona con immagini che svaniscono come fumo.
Anche questo fa parte del mondo delle delusioni.
Di ciò che la vita ti ha negato,  a volte non spiegandoti il perché.
E spesso non è vero che è sempre lecito prendersi i frutti che piacciono, senza badare a spese.
Perché le spese poi le paghi più care della rinuncia che avresti potuto fare.
E allora impari che amare,  significa anche lasciare andare.
Lasciare che tutto vada come deve,
e non necessariamente come avevi immaginato tu.
Ad occhi chiusi,
col vento che accarezza l’anima, fidandosi che un’altra strada, silenziosa e nuova, ci sta già attendendo
-Patrizia Perotti-

Fai caso alle piccole cose

Se vuoi sapere chi hai davanti,
fai caso alle piccole cose.
Non servono grandi parole per conoscere qualcuno.
Fai caso a come ascolta,
a come tratta chi non gli serve e chi non conta.
Nota se, anche con una semplice parola, dimostra di saper pensare agli altri, e non solo a se stesso.
Fai caso se chiede scusa quando sbaglia,
se dice grazie con sincerità,
se tende la mano senza farsi vedere.
Nota se sta dietro le quinte a guardare senza esporsi,
se lascia che se ne occupino gli altri senza prendere posizione.
Fai caso a chi ci tiene a risultare perfetto con chiunque,
e a chi pensa che qualunque cosa detta, sia rivolta alla sua persona.
Le brutte persone non sono solo quelle che fanno del male in modo esplicito.
Sono quelle che mostrano menefreghismo,
che parlano alle spalle di chi non può difendersi,
che usano la manipolazione per ottenere consensi,
che non si preoccupano degli altri e non ne hanno cura,
che non prendono posizione per non smascherare la loro finta perfezione,
che non mostrano empatia ma la simulano,
che utilizzano la gentilezza, ma non la posseggono davvero.
Nessuno, nemmeno il più scaltro, può nascondere all’infinito la propria anima.
Ed è lì, nelle piccole cose,
che il cuore si mostra per ciò che è
-Patrizia Perotti-

Messaggi persi

Quante volte hai scritto un messaggio rimasto senza risposta?
Uno di quei messaggi letti e ignorati, lasciati nel silenzio.

Quel silenzio pesa,
mette confusione e fa rumore,
lascia un vuoto dentro.

Non è solo assenza di parole,
è un gesto maleducato,
un segno di disinteresse e mancanza di rispetto.

Chi sceglie questo comportamento spesso mostra superficialità e poca cura per gli altri.
È un modo comodo per evitare responsabilità emotive,
ed è anche un modo per ferire senza confrontarsi.

Ti fa sentire invisibile, confuso, ferito.
Ti fa chiedere perché.
Non capisci se e cosa hai sbagliato,
se non sei gradito,
o se semplicemente non importa nulla di te.

È meglio mille volte una verità dura,
che un silenzio che spezza.
“Lo capirà” non è mai vero,
perché tante saranno le domande che verranno in mente, e nessuna di loro troverà mai conferma.

Essere chiari, anche quando fa male, è un atto di rispetto verso il prossimo, e come tale dovrebbe essere un dovere.
Perché la sincerità rimane uno dei doni più grandi che possiamo fare

-Patrizia Perotti-

Amori senza Amore

Ci sono legami che non nascono dall’amore, ma dalla paura.
Paura di restare soli, di ascoltare il vuoto che abita il cuore.
Ci sono mani che si stringono non per desiderio autentico, ma per calcolo, perché il benessere economico conta più di ogni altra cosa.
Ci sono sguardi che si incrociano non per bellezza dell’incontro,
ma per compiacere un ego fragile, affamato di conferme.
Sono storie tristi, queste: relazioni che odorano di resa,
di dignità svenduta, di vite vissute in superficie.
Parlano di anime deboli, che si accontentano di un’ombra pur di non affrontare la propria luce;
di sorrisi acquistati che mascherano l’assenza di un vero sentimento; di corpi vicini e cuori distanti.
Eppure esiste una forza segreta, luminosa,
in chi sceglie di contare su se stesso.
In chi accoglie la solitudine come compagna fedele,
in chi preferisce possedere di meno, rispetto al lusso vuoto dell’inganno.
Perché chi ha imparato ad amarsi davvero,
non ha più bisogno di elemosinare presenza, né di mostrarsi giovane accanto a qualcuno,
né di comprare affetto.
Ha costruito dentro di sé un amore più grande,
che non ha bisogno di spettatori, né di applausi.
Ed è in quella solitudine fiera, in quella dignità intatta,
che nasce la vera libertà:
la libertà di scegliere solo per amore, e mai per paura
-Patrizia Perotti-

Il tempo che è passato

Il tempo che è passato
non ha bussato alla porta.
È entrato piano,
come polvere di luce
tra le fessure del silenzio.
Non l’ho visto venire,
eppure ha lasciato tracce
tra le pieghe degli occhi,
nelle pause del cuore,
sulle mani stanche
di abbracci rimandati.
Non chiedo che torni,
so che non sa farlo.
Lui guarda e procede avanti,
senza voltarsi indietro.
Mi ha tolto tanto,
e molto mi ha lasciato.
Il tempo che è passato
ha rubato nomi,
volti che ora
si sfumano all’alba dei ricordi,
ma ha inciso
con precisione divina
ciò che conta:
chi ho amato,
chi ho perso,
chi sono diventata
-Patrizia Perotti-

Siamo tutti sulla stessa barca

“Siamo tutti sulla stessa barca”
Quante volte l’ho sentito dire.

È facile effettivamente paragonare l’instabilità della vita ad una grande barca, dove sotto ti regge solo il mare.
Un mare con onde a volte tumultuose, a volte allegre e scintillanti, a volte calme, pigre e rassicuranti.
Se chiudi gli occhi un attimo, puoi davvero vedere questa grande barca, piena di volti stanchi. Tra quelli forse c’è anche il tuo.
Ci si ritrova tutti in questa barca, dove nessuno spera più;
nessuno crede che gettando le reti, avrà di che gioire.
Sembra che questi tempi abbiano avuto la tremenda capacità di toglierci il sole, di sottrarci l’ingenuità, quella giusta, dei sogni in cui è di vitale importanza credere.
Alle favole, anche a quelle possibili, non crede più nessuno.
Se guardi in quegli occhi che hai di fronte, vedi paura.
Paura di amare, dei sentimenti veri, paura di rischiare.
Ci aspettiamo solo di approdare su qualche lido dove ci sia il minimo indispensabile, dove l’importante sarà avere il pane sotto i denti, dove nessuno ci chiederà più di soffrire.
Già. È meglio non “sentire”.

Siamo tutti sulla stessa barca, ma io scendo.
Se devo anestetizzarmi pur di non soffrire, se devo smettere di emozionarmi pur di non rimanere delusa, se devo evitare di sorridere per paura che per ogni sorriso pagherò piangendo, io scendo.

Vivere è gettarsi tra le onde e annaspare.
È nuotare fino a non aver fiato e sbagliare.
È scorgere nuove mete anche in mezzo al mare in tempesta.
Perciò scendi da quella barca e nuota verso la tua vita.
Non lasciare mai che ciò che senti dentro venga sepolto dalla paura e dalla disillusione.
Nonostante questi tempi remano contro a ciò che cerca di germogliare, tu fai la differenza: getta le tue reti, guida la tua barca, sfida il vento

-Patrizia Perotti-
www.patriziaperotti.it

Se hai amato veramente

Se hai amato veramente qualcuno, non smetterai mai di farlo del tutto.
Se accade, non era vero amore.
L’amore quando è autentico non puoi mai smaltirlo.
Anche solo una briciola di quel che è stato, rimane dentro te.
L’Amore non puoi contrastarlo, non puoi giostrarlo, non puoi zittirlo. Puoi solo raccontarti un po’ di frottole per cercare di non sentir dolore.
A volte anche solo per un istante ricorderai che bastava un suo sorriso per cambiare una giornata intera; che con un suo bacio ti sentivi in paradiso; che quando lo vedevi da lontano, ti batteva forte il cuore.
“Se è finita, non era vero amore.”
No. Non è sempre questa la verità.
Ci sono eventi che inquinano, vicissitudini che sfiancano, circostanze che dividono.
Ma se hai amato, anche un piccolo frammento di quell’amore rimarrà dentro te in eterno.
Forse è così che poi le anime si riconoscono di vita in vita:
per quella scintilla che ci portiamo dentro, e che non potrà spegnersi realmente mai

-Patrizia Perotti-
www.patriziaperotti.it

A mio cugino Massimo Busacca. Mi manchi ogni giorno 💔

I grandi dolori insegnano l’impermeabilità.
Dopo ti rendi conto che ben poco riesce a scalfirti.
Quasi nessuno riesce a farti stare davvero male ormai.
Non va via la sensibilità,
varia soltanto il valore e il peso che inizi a dare alle cose e alle persone.
I grandi dolori tolgono veli illusori, aiutano a selezionare le persone della tua vita, pongono fine a logorii interiori inutili.
Sono questi dolori che ti dicono “Butta via tutto ciò che non ti piace e che ti fa soffrire. Non è mai troppo tardi per vivere davvero.”

Grazie Massimo. Anche adesso che sei in cielo mi stai aiutando. D’altronde è questo che fanno gli Angeli

Con immenso Amore a mio cugino Massimo Busacca (08/04/1973 – 21/05/2022)

-Patrizia Perotti-

Eri la persona sbagliata

Ti cercavo e neanche lo sapevo.
Avevo bisogno di te per capire le parti oscure di me.
Necessitavi alla mia vita per comprendere cosa stavo sbagliando, cosa c’era da aggiustare.
Eri la persona sbagliata, quella che mi ha stracciato il cuore, quella che ha preso a calci le mie piccole speranze.
Eri lo sguardo spietato che ti scava l’anima, quella solitudine che ti urla dentro, la devastazione come un tornado nella mente.
Ma se non fosse stato per te, non avrei capito, non sarei cambiata, non sarei cresciuta.
Non avrei mai affrontato certe scomode verità che tutti ci portiamo dietro come un fardello, e che mai vogliamo vedere.
Non avrei rivisto la mia vita e non mi sarei presa la briga di sistemare tutti i tasselli, uno per uno.
Sono grata, perché ogni cosa, anche la più scomoda, ha sempre un senso.
E ho imparato che a questo servono le persone sbagliate: senza saperlo, illuminano il giusto sentiero

-Patrizia Perotti-

Ti cercavo e non lo sapevo

Ti cercavo e neanche lo sapevo.
Avevo bisogno di te per capire le parti oscure di me.
Necessitavi alla mia vita per comprendere cosa stavo sbagliando, cosa c’era da aggiustare.
Eri la persona sbagliata, quella che mi ha stracciato il cuore, quella che ha preso a calci le mie piccole speranze.
Eri lo sguardo spietato che ti scava l’anima, quella solitudine che ti urla dentro, la devastazione come un tornado nella mente.
Ma se non fosse stato per te, non avrei capito, non sarei cambiata, non sarei cresciuta.
Non avrei mai affrontato certe scomode verità che tutti ci portiamo dietro come un fardello, e che mai vogliamo vedere.
Non avrei rivisto la mia vita e non mi sarei presa la briga di sistemare tutti i tasselli, uno per uno.
Sono grata, perché ogni cosa, anche la più scomoda, ha sempre un senso.
E ho imparato che a questo servono le persone sbagliate: senza saperlo, illuminano il giusto sentiero

-Patrizia Perotti-
www.patriziaperotti.it

Pensando liberamente in riva al mare, col vento tra i capelli e i pensieri scompigliati. O passeggiando, e osservando gli uccelli in volo, il bacio di due innamorati, le luci della sera, una panchina vuota. O ascoltando storie, vivendole, sentendo in lontananza una canzone che evoca ricordi... E' così che a volte d'improvviso scrivo... Sulla scia del momento, cogliendo l'attimo, rubando una foto che diventa poesia, uno sguardo che diventa parola, un'emozione che prende voce... Da qui nascono le mie raccolte e riflessioni libere, tra cui "Quello che non ti ho detto", "Riflessioni", "Stelle senza luce", "Quello che le donne non dicono", e altre...


“Quello che non ti ho detto” racconta con frasi, spezzoni, pensieri, ispirazioni, tutto ciò che non si riesce solitamente a dire, che si tace per mille motivi, ma che ci risuona dentro fortemente.

"Riflessioni" : Sono quelle riflessioni spontanee che ognuno di noi potrebbe fare, sulla vita, sull'amore, su quello che ogni giorno ci accade.

"Stelle senza luce" : Racconta ciò che potrebbe provare chi in realtà non è in grado di amare, e dà voce a tutto ciò che in loro rimane sempre inespresso. Chi non può amare, è oscurato da patologie come il disturbo narcisistico della personalità, il disturbo schizoide della personalità, la philofbia, l'anaffettività, l'alessitimia, ecc...

"Quello che le donne non dicono" : Racconta desideri inconfessabili, quel mondo nascosto e impensabile che le donne tacciono a volte anche a se stesse, la rabbia, il dolore, la dolcezza disarmante, la voglia continua di vivere e amare, nonostante tutto.

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