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IL MITO DELLE DONNE IRRAGGIUNGIBILI E PERCHÉ AGLI UOMINI CONVIENE CREDERCI

IL MITO DELLE DONNE IRRAGGIUNGIBILI E PERCHÉ AGLI UOMINI CONVIENE CREDERCI

Molti uomini sono convinti che:
“Le donne vogliono solo uomini ricchi.”
“Le donne vogliono solo uomini belli.”
“Alle donne non piacciono gli uomini bravi e gentili, scelgono solo chi le tratta male.”
Ecc…

Sono autoconvincimenti nati da insicurezze personali, rifiuti e distorsioni cognitive, ma non descrivono la realtà.

* PERCHE’ NASCONO QUESTE IDEE

1. Protezione dell’ego.
• Accettare il rifiuto fa male. È più facile pensare che le donne tanto vogliono solo soldi, muscoli, bei faccini e cattiveria, anziché ammettere che forse non piaci o non ti stai mostrando nel modo giusto.

2. Scorciatoie mentali e distorsioni cognitive
• Il cervello semplifica: un paio (o anche più) esperienze negative diventano “tutte le donne sono così” (generalizzazione).

3. Responsabilità e cambiamento
• Se “tutte le donne vogliono solo ricchi/belli/cattivi”, non serve migliorare sé stessi o affrontare le proprie insicurezze.

4. Influenza dell’ambiente
• Forum, social e amici frustrati rafforzano queste credenze: più ascolti il disco rotto, più diventa verita’.

* COSA SUCCEDE A LUNGO TERMINE

– aumenta frustrazione e risentimento (e il carattere, sguardo, postura, peggiorano);
– si crea ostilità cronica verso le donne;
– peggiorano ulteriormente le interazioni reali;
– si blocca la crescita personale;
– si va incontro a relazioni disfunzionali o a solitudine.

* QUALE È LA VERITÀ

1. L’attrazione fisica conta
• Essa influenza indubbiamente l’impatto iniziale.
Ma ciò che conta davvero è la “chimica”, e quest’ultima non guarda la perfezione, ma ciò che vibra a pelle.

2. La gentilezza non viene mai rifiutata
• Tutte le donne apprezzano la gentilezza in un uomo. Ciò che non apprezzano è la gentilezza usata come strategia. Le donne sono particolarmente intuitive, e colgono facilmente la mancanza di autenticità. Di conseguenza una gentilezza non autentica non provoca attrattiva.

3. “Quel qualcosa” che scatta
• La personalità, la compatibilità, la sicurezza, l’autenticità, pesano molto più del denaro o dei muscoli nella vita reale.

4. Le donne egotiche.
• Sono quelle che badano realmente al fisico, ai soldi, e a tutto ciò che può essere ostentato, vivono nell’ego. Quindi ovviamente questo genere di donne esiste, ma non rappresenta affatto la regola.

5. Molti uomini confondono l’attrazione con la seduzione
• L’attrazione è: immediata, istintiva, apre le porte, ma rimane fragile.
La seduzione è: come fai sentire l’altro, comunicazione verbale e non, quel qualcosa che fa diventare irresistibile anche un uomo non perfetto.
La seduzione nasce da un centro stabile.
Se cerchi di piacere a tutti, perdi la tua identità, e la gente lo percepisce come insicurezza.
Chi è seducente non cerca approvazione, ma si mostra com’è, con tranquillità.
Anche le fragilità, se vissute con sincerità e ironia, diventano parte del fascino.
L’insicurezza nascosta respinge; la vulnerabilità autentica attrae.

* LE SOLUZIONI

1. Inizia a chiederti se il problema non parte da te
• E cioè fai caso a queste cose: Ambisci alle donne quotate sui social? Le donne che desideri sono tutte molto belle e non sai o non importa come sono dentro?
Non è la donna in questione che ti interessa, ma la sfida che hai ingaggiato con il tuo ego.

2. Accetta il rifiuto
• Un no non parla del tuo valore, parla di incompatibilità o di mancanza di attrazione. La verità è che nemmeno un divo sexy di Hollywood piace a tutte le donne.

3. Gentilezza autentica
• Le persone davvero gentili, sono belle per chiunque.
Ma la gentilezza non crea automaticamente attrazione o sentimenti amorosi, e funziona se è vera, e non usata come merce di scambio.

4. Impara ad ascoltare davvero
• La maggior parte delle persone non ascolta: aspetta il proprio turno per parlare.
Quando qualcuno si sente davvero ascoltato, nasce connessione emotiva, ed è lì che scatta il desiderio vero.

5. Coltiva la sensualità, non la sessualità
• La sensualità è la capacità di far percepire la vita attraverso i sensi: voce, gesti, sguardi, ritmo, presenza fisica.
Non è fare allusione al sesso, ma trasmettere intensità e presenza corporea. Le donne ne hanno davvero le tasche piene di uomini che usano doppi sensi e cercano di portare qualunque discorso sul piano sessuale.
Le persone sensuali trasmettono vita ed energia, e questo è magnetico. Se sei arrabbiato con le donne, automaticamente non puoi risultare sensuale.

6. Crea leggerezza, non pressione
• Riuscire a interessare una donna,  è un gioco di scambio, non una conquista da vincere.
Se c’è peso, ansia o aspettativa, si spegne subito.
L’umorismo leggero, l’autoironia e la capacità di non prendersi troppo sul serio sono armi potentissime.

7. Vivi una vita piena.
• Passioni, amici, obiettivi: fai solo quello che davvero ti piace.
Non palestra per essere attraente, non atteggiamenti per catturare l’attenzione. Non fare nulla per ottenere. Allenati in questo. Ti aiuterà a volerti bene per quello che sei.
Le donne non si innamorano solo di un uomo, ma del modo in cui esso sa stare nel mondo.

6. Sposta l’attenzione da cosa vogliono le donne, a cosa vuoi davvero tu.
È l’unico modo per comprendere davvero il problema, e serve a capire se necessiti di un aiuto terapeutico che ti faccia prendere pace con alcuni nodi irrisolti che hai con te stesso e con la tua vita.

* IN CONCLUSIONE

Il segreto di tutto è la consapevolezza.
Accettare fino in fondo te stesso per come sei, nella tua totalità, diventando qualcuno che si piace abbastanza da poter aprirsi all’altro senza paura.

-Patrizia Perotti- 

STAI VIVENDO NELL’INGANNO E NON LO SAI – Vivere accanto a un narcisista: la favola finta e come uscirne

-Vivere accanto a un narcisista: la favola finta e come uscirne-

Immaginate una famiglia perfetta: il marito ideale che ricorda le ricorrenze; le vacanze da sogno; le foto bellissime sui social; sorrisi sempre pronti.  Tutto sembra impeccabile. Eppure, dietro la facciata, la realtà può essere molto diversa. Molte mogli di uomini narcisisti vivono esattamente questo paradosso: una vita che appare perfetta, ma che è costruita intorno a una favola finta.

COME FUNZIONA IL MECCANISMO DEL NARCISISTA

1. Il marito (o l’uomo) narcisista è maestro nel controllare la percezione degli altri. La sua famiglia, le sue scelte di vita, dalla casa al vestito, le sue foto, i suoi gesti sociali: tutto serve a mantenere una immagine impeccabile, mentre la sua vita privata può essere costellata di infedeltà, manipolazioni e relazioni opportunistiche.

_ Per la moglie, questa realtà filtrata diventa naturale: le menzogne quotidiane si normalizzano, le discrepanze tra apparenza e realtà si giustificano, e ciò che potrebbe sembrare strano o sospetto viene percepito come normale. È un effetto del gaslighting, della manipolazione costante e della doppia vita del partner.

2. LA MOGLIE NELLA FAVOLA FINTA
Chi convive con un narcisista spesso non percepisce le discrepanze tra facciata e realtà. Questo succede perché:

• Le menzogne quotidiane vengono normalizzate nel tempo.

• La narrazione manipolativa del partner diventa il filtro con cui lei interpreta la realtà.

• Confrontarsi con la verità significherebbe affrontare un trauma emotivo e destabilizzante.

*NON TUTTE LE DONNE, le mogli, le fidanzate, riescono o vogliono liberarsi da questo schema.

Alcune rimangono perché:

• Trovano sicurezza nella facciata: anche se falsa, la “favola perfetta” offre stabilità emotiva e sociale

• Hanno paura del cambiamento: affrontare la verità significherebbe entrare in un territorio sconosciuto e potenzialmente doloroso

• Identità legata al ruolo: la loro autostima può essere intrecciata al ruolo di moglie e madre “perfetta” all’interno della narrazione narcisistica

• Normalizzazione delle discrepanze: abituarsi alla manipolazione costante può rendere quasi invisibili i segnali di pericolo, consolidando l’illusione

** Non è detto che queste donne siano “deboli”. Piuttosto sono intrappolate in un schema psicologico complesso, dove liberarsi richiede consapevolezza, coraggio e supporto esterno.

3. I MECCANISMI PSICOLOGICI PRINCIPALI

• Gaslighting: il narcisista sminuisce, confonde e nega la realtà, inducendo il partner a dubitare di sé e della propria percezione.

• Manipolazione simbolica: controlla informazioni, eventi e percezioni senza svelare la verità.
+ Un esempio: un marito infedele potrebbe fingere di essere particolarmente geloso, per spostare l’attenzione della moglie non sui comportamenti di lui, ma di lei stessa. Spostando il focus, la moglie finirebbe per non notare più molte discrepanze del marito, e dimezzerebbe i propri sospetti.

• Doppia vita: mantiene una facciata pubblica perfetta mentre soddisfa i propri bisogni privatamente, senza assumersi responsabilità.

4. COME RICONOSCERLO E LIBERARSI

• Osservare le discrepanze: segnali come segreti continui, contraddizioni tra parole e azioni, ma soprattutto se “senti” che qualcosa non ti convince, che qualcosa non quadra, pur non capendo cosa, ascolta il tuo istinto. Non cercare mai conferme in lui, ti farebbe confondere ancora di più.

• Riconoscere i confini violati: è una delle cose più difficili. Per comprendere la manipolazione, dovrai lavorare su te stessa e rimettere in discussione la tua vita.

• Documentarsi e confrontarsi: leggere sulla psicologia narcisistica, parlare con chi ha vissuto esperienze simili, valutare un percorso psicoterapico.

• Uscire dalla favola finta: capire che la percezione del partner è manipolata e che liberarsi richiede consapevolezza, coraggio e pianificazione pratica.
Se tutto ti sembra “perfetto” sulla carta, svegliati: è solo finto.

°° CONCLUSIONE:

La favola finta del narcisista può sembrare irresistibile, ma riconoscere i segnali, proteggersi e cercare aiuto, sono le chiavi per ritrovare la propria libertà emotiva.

-Patrizia Perotti- 

“LA TUA E’ SOLO INVIDIA!” – MA SARA’ VERO?

Oggi sembra difficile esprimere un’opinione negativa senza essere etichettati come “invidiosi”, soprattutto sui social.

Ma criticare non è invidiare.

Qual è la differenza tra invidia e critica?
L’invidia nasce dal desiderio frustrato di possedere ciò che un altro ha.
La critica nasce da un’opinione, da valori personali o da un giudizio consapevole.

1. PERCHE’ L’ACCUSA DI INVIDIA È COSÌ DIFFUSA

• Identificazione: molte persone si identificano profondamente con i personaggi pubblici che seguono. Una critica verso di loro non viene percepita come un’opinione, ma come un’offesa personale.

• Semplificazione: bollare qualcuno come “invidioso” è una scorciatoia mentale che evita di affrontare i contenuti della critica.

• Proiezione: spesso chi accusa proietta sugli altri emozioni proprie che non vuole riconoscere, come frustrazione o insicurezza.

• Cultura della celebrità: nella società iper-mediale, i personaggi pubblici diventano quasi intoccabili. Criticare diventa percepito come una violazione, e il dissenso viene subito respinto.

2. LA CRITICA NON È OSTILITÀ

È possibile ammirare il talento di qualcuno e allo stesso tempo non approvare certe sue scelte. La critica non nasce da odio o frustrazione: nasce da pensiero autonomo. Confondere dissenso con aggressione limita il dialogo e favorisce una cultura del consenso obbligato.
*Un esempio:
– Critica: “Questa attrice non riesce a piacermi come donna.”
– Risposta: “Parli per invidia, vorresti essere come lei.”
Perché questa risposta non ha alcun senso? Perché la persona che ha criticato, ha appena detto che non la apprezza. Quindi chi mai vorrebbe essere come qualcuno che non apprezza?

3. MECCANISMI SOCIAL E PSICOLOGICI

• Polarizzazione online: spesso i social trasformano le opinioni in “o sei fan o sei hater”. Non c’è spazio per sfumature o riflessione.

• Difesa dell’ego collettivo: alcune persone sentono di dover proteggere ciò che amano o seguono come estensione della propria identità.

• Fragilità culturale: in una società in cui il dissenso è raro, la critica spaventa perché obbliga a confrontarsi con punti di vista diversi dai propri.

4. COME AGIRE CON MATURITÀ

°° QUANDO LEGGI UN COMMENTO DI CRITICA:

•• Distingui critica e attacco personale: non tutto ciò che dà fastidio è ostile.

•• Esci dalla logica binaria: riconoscere sfumature e complessità è un segno di maturità.

•• Ascolta prima di reagire: capire il contenuto della critica prima di giudicare.

•• Non idealizzare le figure pubbliche: ammirare non significa accettare tutto; anche chi è stimato può sbagliare.

•• Recupera il valore del pensiero critico: criticare con misura e argomentazione aiuta a sviluppare giudizi personali.

°° QUANDO CRITICHI:

•• Non essere mai offensivo. Svalutare e offendere non è maturo, non è necessario, e non è un tuo diritto

•• Non reagire con rabbia: mantenere calma e chiarezza rafforza la propria posizione

•• Argomenta con precisione: mostrare che la critica nasce da un giudizio ragionato, non da rancore.

•• Non cadere nelle provocazioni: valutare se proseguire il confronto o lasciar perdere.

•• Ricorda il dissenso legittimo: non è necessario giustificare ogni opinione.

•• Cerca confronto costruttivo: dialogare con chi rispetta opinioni diverse aiuta a rafforzare il pensiero critico

-> CONCLUSIONE:

Etichettare ogni opinione scomoda come “invidia” impoverisce il dibattito e ostacola la crescita personale e collettiva. Il pensiero critico è uno strumento prezioso: permette di osservare, valutare e argomentare senza diventare aggressivi o chiudersi in una visione univoca.
Saper accettare il dissenso, rispettare opinioni diverse e distinguere tra critica e ostilità è fondamentale per un dialogo sano, sia online che  nella vita reale.

-Patrizia Perotti- 

So di essere la lentezza personificata, ma so anche che il mondo va di fretta. Per questo ho ideato "In pillole": mini articoli pensati per chi mira a capire subito l'essenziale, senza rinunciare alla qualità. Un concentrato di spunti, curiosità e approfondimenti da leggere in pochi minuti.

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