A mio cugino Massimo Busacca. Mi manchi ogni giorno 💔
I grandi dolori insegnano l’impermeabilità.
Dopo ti rendi conto che ben poco riesce a scalfirti.
Quasi nessuno riesce a farti stare davvero male ormai.
Non va via la sensibilità,
varia soltanto il valore e il peso che inizi a dare alle cose e alle persone.
I grandi dolori tolgono veli illusori, aiutano a selezionare le persone della tua vita, pongono fine a logorii interiori inutili.
Sono questi dolori che ti dicono “Butta via tutto ciò che non ti piace e che ti fa soffrire. Non è mai troppo tardi per vivere davvero.”
Grazie Massimo. Anche adesso che sei in cielo mi stai aiutando. D’altronde è questo che fanno gli Angeli
Con immenso Amore a mio cugino Massimo Busacca (08/04/1973 – 21/05/2022)
-Patrizia Perotti-
Eri la persona sbagliata
Ti cercavo e neanche lo sapevo.
Avevo bisogno di te per capire le parti oscure di me.
Necessitavi alla mia vita per comprendere cosa stavo sbagliando, cosa c’era da aggiustare.
Eri la persona sbagliata, quella che mi ha stracciato il cuore, quella che ha preso a calci le mie piccole speranze.
Eri lo sguardo spietato che ti scava l’anima, quella solitudine che ti urla dentro, la devastazione come un tornado nella mente.
Ma se non fosse stato per te, non avrei capito, non sarei cambiata, non sarei cresciuta.
Non avrei mai affrontato certe scomode verità che tutti ci portiamo dietro come un fardello, e che mai vogliamo vedere.
Non avrei rivisto la mia vita e non mi sarei presa la briga di sistemare tutti i tasselli, uno per uno.
Sono grata, perché ogni cosa, anche la più scomoda, ha sempre un senso.
E ho imparato che a questo servono le persone sbagliate: senza saperlo, illuminano il giusto sentiero
-Patrizia Perotti-
Ti cercavo e non lo sapevo
Ti cercavo e neanche lo sapevo.
Avevo bisogno di te per capire le parti oscure di me.
Necessitavi alla mia vita per comprendere cosa stavo sbagliando, cosa c’era da aggiustare.
Eri la persona sbagliata, quella che mi ha stracciato il cuore, quella che ha preso a calci le mie piccole speranze.
Eri lo sguardo spietato che ti scava l’anima, quella solitudine che ti urla dentro, la devastazione come un tornado nella mente.
Ma se non fosse stato per te, non avrei capito, non sarei cambiata, non sarei cresciuta.
Non avrei mai affrontato certe scomode verità che tutti ci portiamo dietro come un fardello, e che mai vogliamo vedere.
Non avrei rivisto la mia vita e non mi sarei presa la briga di sistemare tutti i tasselli, uno per uno.
Sono grata, perché ogni cosa, anche la più scomoda, ha sempre un senso.
E ho imparato che a questo servono le persone sbagliate: senza saperlo, illuminano il giusto sentiero
-Patrizia Perotti-
www.patriziaperotti.it
Un vero Amico
C’è quell’amico che ti punisce col suo silenzio perché sei vero e onesto, e non hai mentito nemmeno sul suo conto.
E quell’amica che non ti dà più considerazione perché lei c’era, ma tu no. Senza tenere conto che in quel periodo non sapevi nemmeno come aiutare te stessa.
Poi c’è quella che ti fa tanti teatrini sui social, ma che dal vivo ti evita come la peste.
E non dimenticarti di quello che non ha mai tempo per ascoltarti, dell’altra che visualizza e non risponde, o lo fa dopo ore o giorni, e dell’altro che se non fai come dice lui, sei fuori dai giochi.
Ecco, nessuno di loro è un vero amico.
Perciò via i sensi di colpa, via i rimpianti.
Un vero amico sa guardare oltre, sa che non c’è solo lui nella tua vita, trova tempo per te, e non chiede altro che avere davanti qualcuno che lo legga dentro e gli dica senza peli sulla lingua quanto è stronzo, e nel contempo meraviglioso.
Litigherete, ma non se ne andrà mai via.
Non conterà ciò che dà e ciò che riceve.
Avrà voglia di esserci e basta.
Perciò non chiamare Amico chiunque.
Perché chiunque non può esserti Amico
-Patrizia Perotti-
Non l’amavi
Non l’amavi. Te l’eri detto tante volte.
Non era con i suoi occhi che volevi condividere i tuoi giorni.
Non avevi scelto quelle mani da poter accarezzare per sempre.
Fu quello che continuasti a ripeterti quando da un giorno all’altro andò via dalla tua vita.
Ti parve normale, ti sembrò logico e naturale.
Qualcosa che aspettavi sarebbe accaduto, e in cuor tuo lo avevi pur desiderato.
Rimase un pensiero lontano, quasi sbiadito, una semplice nuvola passeggera di rimpianto.
Poi via via, senza accorgertene davvero, vedesti la tua vita spogliarsi di se stessa.
Le cose perdevano smalto. Qualcosa smise di brillare.
Uno strano silenzio con un retrogusto anonimo e amaro, colmò ogni spazio, anche quello del respiro.
Non l’amavi, te l’eri detto tante volte, e ogni volta come oggi, anche domani, sei ancora lì, fisso in quel vuoto immobile, a domandarti se davvero il non amore possa mai spegnere ogni cosa
-Patrizia Perotti-
Ringraziate i periodi bui
Ringraziate i periodi bui.
Quelli come questi in cui la gente, snervata, ha poca pazienza e poca voglia di dare il meglio di sé.
È in questi periodi che le persone si manifestano per quello che sono.
Ringraziate perché sarà amaro, ma capirete chi vi stava accanto per uno scopo, e chi vi è veramente amico. Chi vi ha dimenticato, e chi vi è rimasto accanto come ha potuto.
Ringraziate questi tempi che vi insegnano la solitudine, vi fanno guardare all’essenziale, vi fanno accorgere di quanto è splendido il creato.
È il tempo giusto per dimezzare la massa, per riordinare le idee, per ritrovare se stessi, per riscoprire i Doni del cuore.
-Patrizia Perotti-
Osserva te stesso
Prima di criticare il comportamento degli altri verso di te, osserva il tuo verso gli altri.
No, non i gesti eclatanti che compi, quelli per cui ti complimenti con te stesso.
Devi osservare le piccole cose, quelle di cui nemmeno ti rendi conto.
Capirai quanto sei imperfetto, e quanti sbagli commetti verso gli altri anche tu.
Ora perdonati e perdona.
Nessuno è su questo mondo per essere perfetto, ma per essere amato.
Così e com’è
-Patrizia Perotti-
Un tempo
Avevo un’amica un tempo.
Lei era quella delle risate fino alle lacrime, delle pazzie e delle confidenze.
Io ero un pò matta e capricciosa, ma le volevo bene sul serio.
Non ero perfetta, ma ero vera.
Avevo un amore un tempo.
Lui era quello del cuore che batte all’impazzata, delle follie e dei baci senza fine.
Io ero gelosa e insicura, ma lo amavo sul serio.
Non ero perfetta, ma ero vera.
Un giorno entrambi mi voltarono le spalle, e non servì a nulla piangere e chiedersi perchè.
Alcuni semplicemente non ci vedono, non ci apprezzano, non si rendono conto che trovare qualcuno con cui c’è sintonia e bene reciproco, è il Dono più prezioso che ci viene concesso, e purtroppo a volte non ricapita.
Di contro, ognuno di noi comprende col tempo, attraverso gli eventi della vita, di quanto in realtà queste persone non avrebbero potuto essere mai parte positiva del nostro cammino.
Quindi quando qualcuno và via da te, accetta e ringrazia.
-Patrizia Perotti-
Quante bugie ci raccontiamo pur di non dirci che qualcuno non ci vuole?
Quante bugie ci raccontiamo pur di non dirci che qualcuno non ci vuole?
Diventiamo saggi della vita altrui, pensando che loro non vedono la vera felicità, perchè non vedono noi.
Ci diciamo che aveva da fare, che non era il momento, che ha avuto traumi infantili, che non si fida del prossimo, che ha bisogno di elaborare, che gli serve tempo, che ha paura d’amare, che è talmente delicato che non ci cerca per non disturbare.
O ancora ci diciamo che è stupido, infantile, immaturo, che non comprende dove stanno le cose vere, che ha trovato l’oro e non l’ha capito.
Probabile. Ma serve davvero dirsi tutto ciò?
Se la nostra mente avesse solo un minuto di lucidità, ci prenderebbe per sciocchi.
Eppure sciocchi non siamo, perchè è chiaro che stiamo amando qualcuno, che proviamo un interesse che và al di là di una semplice attrazione. E in questo di sciocco non c’è assolutamente niente. Anzi.
Però, se solo ci pensassimo bene, quanta sofferenza ci risparmieremmo se ci dicessimo subito la verità?
Certo che poi alla fine soffriamo, e ci aspettiamo anche che l’altro soffra quanto noi, che la paghi in qualche modo.
Ma chi è stato il primo che non ha voluto vedere le evidenze? L’altro o noi?
Chi è stato che si è voluto illudere davanti a palesi segnali di disinteresse? L’altro o noi?
Se dall’altro lato non c’è mai stato inganno, se quindi nessuno ci ha mai voluto far vedere amore dove non c’era, il problema è stato solo nostro.
Non serve girarci attorno, è tutto molto semplice: se interessi a qualcuno, questo qualcuno non ti farà andare via.
Se gli interessi veramente, troverà il tempo e la voglia.
Se ti vuole davvero, andrà contro qualunque trauma passato, oltre qualunque paura. Credimi: non ti perderà.
Se qualcuno ha vero interesse per te, vorrà coltivarti, vorrà vederti, e non gli basterà mai.
Alla fine pensaci: non è vero che noi siamo necessariamente la felicità per qualcuno.
Chi siamo noi per poter presumere di sapere quale possa essere la vera felicità di un altro individuo?
Non è facile, ma basta farci il callo: dirsi la verità è l’unico modo per crescere davvero.
La verità fa male a volte, ma è l’unica che toglie le maschere, che spoglia le illusioni, e che veste di nuove consapevolezze la vita.
Perciò stavolta alza lo sguardo e guardati allo specchio.
Si, è così: quella persona semplicemente non ti vuole, o non ti vuole abbastanza.
Sapere il perchè non è così importante.
Molte volte non è un tuo problema, come altre volte nell’altro non è scattata la scintilla. Purtroppo anche questa è una cosa naturale che può accadere.
Metti un punto e vai a capo.
C’è la vita fuori che ti sta aspettando.
Quella vera
-Patrizia Perotti-
Il mondo dei social si nutre di una voglia immane di far vedere sempre quanto siamo felici
Il mondo dei social si nutre di una voglia immane di far vedere sempre quanto siamo felici, e invece raramente lo siamo.
Ci inducono a raccontare a noi stessi e agli altri le bugie peggiori.
Ci dipingiamo innamorati, e non lo siamo.
Bravi genitori, e non lo siamo.
Fighi, e non lo siamo.
Impegnati sul lavoro, e non lo siamo.
Diamo voce a ciò che ci piacerebbe essere, e non a ciò che realmente siamo.
I like che riceviamo sembrano compensare la sete continua di conferme su quanto valiamo. E invece questo aspetto andrebbe ricercato dentro noi stessi.
Abbiamo tristemente imparato a farci piacere o meno, una posa, un volto, in una foto ferma e fissa, piuttosto che innamorarci dei piccoli gesti, delle sfumature di uno sguardo, dei sottintesi argomenti di un sorriso, dell’insieme di una persona che inspiegabilmente e a pelle ci attrae.
Svegliati.
Allontanati da questo mondo finto.
Riscopri il cielo terso, le nuvole che si rincorrono, il vento tra i capelli.
Rivedi il colore intenso dei fiori sui prati, il bagliore degli occhi di chi ti sta accanto, gli arcobaleni che si perdono all’orizzonte.
Torna ad avere tempo per i tuoi veri interessi, senza aver bisogno di postarli e farli vedere a qualcuno, perché qualunque cosa farai, la farai solo e veramente per te.
Pensaci.
Trovi sempre tempo per fare foto in giro e postarle sui social, mentre non c’è mai tempo per un caffè, per due chiacchiere dal vivo, per due passi col naso per aria.
Riprenditi la tua vita.
Quella vera.
Quella che non necessita di like.
Quella che ti dice davvero chi sei
-Patrizia Perotti-
Pensando liberamente in riva al mare, col vento tra i capelli e i pensieri scompigliati. O passeggiando, e osservando gli uccelli in volo, il bacio di due innamorati, le luci della sera, una panchina vuota. O ascoltando storie, vivendole, sentendo in lontananza una canzone che evoca ricordi...
E' così che a volte d'improvviso scrivo... Sulla scia del momento, cogliendo l'attimo, rubando una foto che diventa poesia, uno sguardo che diventa parola, un'emozione che prende voce...
Da qui nascono le mie raccolte e riflessioni libere, tra cui "Quello che non ti ho detto", "Riflessioni", "Stelle senza luce", "Quello che le donne non dicono", e altre...
“Quello che non ti ho detto” racconta con frasi, spezzoni, pensieri, ispirazioni, tutto ciò che non si riesce solitamente a dire, che si tace per mille motivi, ma che ci risuona dentro fortemente.
"Riflessioni" : Sono quelle riflessioni spontanee che ognuno di noi potrebbe fare, sulla vita, sull'amore, su quello che ogni giorno ci accade.
"Stelle senza luce" : Racconta ciò che potrebbe provare chi in realtà non è in grado di amare, e dà voce a tutto ciò che in loro rimane sempre inespresso. Chi non può amare, è oscurato da patologie come il disturbo narcisistico della personalità, il disturbo schizoide della personalità, la philofbia, l'anaffettività, l'alessitimia, ecc...
"Quello che le donne non dicono" : Racconta desideri inconfessabili, quel mondo nascosto e impensabile che le donne tacciono a volte anche a se stesse, la rabbia, il dolore, la dolcezza disarmante, la voglia continua di vivere e amare, nonostante tutto.