Mese: Gennaio 2016

“Il SENSO” DELLA VITA

paternita_R400“Il SENSO” DELLA VITA (da regalare ogni giorno ai vostri figli e a voi stessi)

Vasco Rossi, bravissimo cantautore italiano, scrisse anni or sono, un brano in cui si chiede il senso di tante cose, tra cui quello della vita. ( “Un senso” -Vasco Rossi-)

Ma qual’è il vero senso della nostra vita? Come trasmetterlo ai nostri figli? Perchè le cronache riportano un numero paurosamente crescente di suicidi soprattutto da parte dei giovani?

Oggi più che mai siamo genitori stanchi dai troppi impegni, o confusi dentro a un ruolo che non sappiamo gestire appieno, trascinati dalle varie correnti di pensiero di psicologi, sociologi e pedagogisti, dai cui quadri risultiamo sempre carenti o inadeguati. Alcuni di noi si dimenticano dei figli, egoisticamente presi dalla loro vita. Altri all’opposto crescono dei piccoli narcisisti prepotenti, pensando che siano solo i loro figli le perle dell’universo. Noi esseri umani non abbiamo mai imparato, nè impareremo mai, che “In medio stat virtus” ( La virtù sta nel mezzo. *Equilibrio*)

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NON FERITE MAI GLI ALTRI. SE POTETE.

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NON FERITE MAI GLI ALTRI. SE POTETE.

Tutto ciò che viviamo attraverso i rapporti interpersonali e ancora di più precedentemente attraverso i rapporti affettivi di tipo familiare, ha fatto di noi quello che siamo adesso. Noi siamo il risultato di quello che ci è accaduto, di come abbiamo trattato, e di come siamo stati trattati.

E’ certo vero dire però che il nostro atteggiamento dovrebbe essere quello convincente del “Noi non siamo il nostro passato perchè siamo nuovi ogni giorno”. Eppure, con tutta la buona volontà e con tutta la mente aperta che ci mettiamo, le cicatrici riescono a ricucirsi, ma a volte tornano a fare male. Perchè una cicatrice è per sempre. Che sia sul corpo, o che sia nell’anima. Possiamo averla elaborata, superata, curata alla perfezione, ma essa esiste. Non andrà più via. E vi ricorderà a volte ancora di lei quando qualcosa o qualcuno tornerà anche solo a sfiorarla.

Per questo dico sempre che non dovremmo mai fare agli altri quello che non vorremmo fosse fatto a noi.

Non ferite mai gli altri. Se potete.

Ma quali sono le cose a cui dovremmo stare attenti? Quali gli atteggiamenti da evitare?

1) Non umiliate.

2) Non deludete.

3) Non promettete se non potete mantenere.

4) Non tradite.

5) Non usate l’indifferenza.

6) Non scomparite nel nulla.

1) L’umiliazione

L’umiliazione ferisce profondamente l’autostima.

Umiliamo un bambino quando ridiamo di lui e dei suoi piccoli sforzi nel riuscire a fare una cosa che per noi è semplice e scontata.

Umiliamoe un bambino o un adulto quando questi ci dimostrano il loro affetto e amore senza rèmore, e noi li ridicolizziamo, o li respingiamo, o non apprezziamo i gesti d’affetto che ci vengono donati.

Umiliamo gli altri quando sottlineamo in loro le carenze anzichè valorizzare i loro punti di forza.

Umiliamo gli altri quando dimostriamo loro che non sono necessari.

Umiliamo un partner quando ne usiamo il corpo senza curarci di dare presenza e rispetto anche al resto.

Umiliamo quando ci serviamo indiscriminatamente della satira, usando le persone come pupazzi, pur di riscuotere applausi.

Umiliamo quando tradiamo la fiducia dell’altro.

Umiliamo quando usiamo l’indifferenza giusto per ferire.

Umiliamo quando pensiamo che il silenzio possa essere eloquente.

2) La delusione

3) Non promettete se non potete mantenere

La delusione minaccia fortemente la fiducia negli altri e nella vita, fino a portare a volte ad una profonda frustrazione e depressione.

Deludiamo quando promettiamo qualcosa con leggerezza ad un bambino, ma anche ad un adulto, e poi non ci curiamo di mantenere la promessa data.

Deludiamo quando mentiamo.

Deludiamo quando siamo gentili finchè non otteniamo qualcosa, e poi non ci curiamo più di quella persona dopo avere ottenuto.

Deludiamo quando usiamo gli altri solo perchè ci servono.

Deludiamo quando ci mostriamo in un modo solo per piacere agli altri, ma poi ci riveliamo tutt’altro.

Deludiamo quando non mostriamo empatia, curandoci solo egoisticamente di noi stessi e di ciò che ci interessa.

Deludiamo quando mettiamo in cattiva luce qualcuno, pur di uscirne puliti noi.

Deludiamo quando fomentiamo le aspettative negli altri, e poi propriamente le deludiamo.

Deludiamo quando non sappiamo autoregolarci emotivamente, e siamo spesso prede di facili illusioni, illudendo così anche un partner o un figlio. Per poi far raccogliere solo le ceneri di quel fuoco di paglia che noi stessi allestiamo ogni volta.

4) Il tradimento

Il tradimento, in ogni sua forma, sporca nell’anima chi lo commette e chi lo subisce. Porta destabilizzazione, minaccia l’autostima, innesca una grande diffidenza, provoca confusione emotiva e mentale che persiste a volte per anni.

Tradiamo ogni qualvolta mentiamo.

Tradiamo quando qualcuno si fida ciecamente di noi, e noi gettiamo il Dono di questa fiducia in acque putride.

Tradiamo quando diciamo una cosa, ma poi ne facciamo reglarmente un’altra.

Tradiamo quando le confidenze che ci vengono fatte, volano di qua e di là come il vento.

Tradiamo quando non ci facciamo scrupoli.

Tradiamo un partner e noi stessi, quando pensiamo che è meglio tacere e non discutere.

Tradiamo i nostri figli e chiunque, quando non ci mostriamo per quello che siamo veramente.

Tradiamo quando pensiamo solo al nostro piacere e al nostro tornaconto, credendo che se non faremo mancare nulla alla nostra famiglia, il tradimento sarà lecito.

5) L’indifferenza

William Shakespeare ci spiega in modo semplice ma esemplare, cos’è l’indifferenza: “Il peggior peccato contro i nostri simili non è l’odio, ma l’indifferenza: questa è l’essenza della disumanità.”

L’indifferenza è l’arma usata dalle persone peggiori e vendicative. Essa ha molto potere, soprattutto se usata verso persone che non la meriterebbero. L’indifferenza ha il potere di squalificare l’altro, poichè il messaggio che manda è: “Tu non esisti.” In questo modo, chi subisce l’indifferenza, prova dentro sè di non valere nulla.

Sappiate che l’indifferenza usata come vendetta è una tra le peggiori forme di violenza. Usata verso i figli, dove si trasforma a volte anche in forma di negligenza, provocherà in loro un grande senso di vuoto e di disorientamento psicologico e affettivo.

Meglio sempre esternare rabbia, litigare, ovviamente nei limiti giusti, ma mai insistere col silenzio e l’indifferenza.

6) Il vuoto premeditato

Un’altra forma di violenza è il silenzio e lo scomparire nel nulla, senza dare spiegazioni e senza lasciare traccia. Il non confronto e un mancato addio, provocano sempre sia nei figli che negli adulti, un’attesa devastante. Lascia nell’altro ansia, confusione, incredulità, depressione, tensione continua.

Immaginate di lasciare quella persona in uno stato di agonìa, e andarvene sapendo che non tornerete più. Con quale animo potete compiere un gesto simile?

Liberate gli altri dalle prigioni dei vostri silenzi. Chiarite e lasciate che gli altri possano chiudere con serenità il vostro capitolo. Lasciate vivere gli altri senza la violenza del vostro spettro.

Ricordate sempre una cosa molto importante: Le persone non si uccidono solo con le armi. Abbiamo la capacità di uccidere anche con le nostre parole e con i nostri modi di fare.

Gli atti di violenza peggiori non sono solo quelli fisici, bensì quelli che infliggiamo usando la nostra rabbia e collera, spesso verso persone che in realtà non ci hanno fatto nulla, e a volte addirittura ci hanno amato e fatto unicamnte del bene.

Cosa non sopportate in loro? Forse quello che mai possiederete…La vera bontà e il vero altruismo.

 

(Patrizia Perotti)

Questo è lo spazio più vario di tutto il sito. Parleremo di sentimenti, di emozioni, di figli, della vita di tutti i giorni, dei comportamenti umani. Rivedremo in una chiave nuova questioni affettive e non, che attanagliano la vita di ognuno di noi da sempre, gettando via schemi soliti e antiquati, e riscoprendo un nuovo passo che va con i nostri tempi, pur senza esserne assorbiti del tutto. "In media stat virtus..." L'equilibrio. ...E' quello che da sempre all'uomo risulta più difficile...

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