Mese: Maggio 2019

PERCHE’ I MATRIMONI DI OGGI FALLISCONO O NON SONO FELICI

(Il matrimonio: prevenire è meglio che curare)

Se un tempo si sentiva ridacchiare bonariamente sul detto “Il matrimonio è la tomba dell’amore”, oggi si è smesso di ridere e questo detto si è tramutato in una triste realtà.
Moltissime coppie divorziano, mentre molte altre continuano a stare insieme pur sostenendo di non sentirsi felici e appagati.
Alcuni di buona volontà si recano dagli specialisti del settore per intraprendere terapie di coppia e cercare di salvare il salvabile.
Altri, la maggior parte, si rifugiano dentro al letto di qualcun altro, o ricorrono alla separazione, e in entrambi i casi le motivazioni per lo più non sono gravi.
Piuttosto che curare dopo, bisognerebbe educare le coppie che si affacciano all’idea di una vita comune, alla prevenzione. Impossibile? Assolutamente no.
I corsi prematrimoniali a cui partecipano le coppie che andranno a formare una famiglia, potrebbero essere la base ideale per una maggiore e più vera consapevolezza di coppia. Invece questi corsi, peraltro esclusivamente cattolici, e quindi non estesi a tutte le coppie, vengono proposti solo nel caso in cui il matrimonio sia imminente, e il loro scopo è quello di incoraggiare le coppie al matrimonio, perseverando nella visione romantica che si ha di esso, e valutando aspetti poco importanti della vita matrimoniale (come schiaccio il tubetto del dentifricio, o se mentre dormo tolgo le coperte di dosso a mio marito). Praticamente barzellette. Un compito affidato a mani di semplici coppie quasi incompetenti di quello che piuttosto dovrebbe essere un percorso formativo di consapevolezza e discernimento.
Nessuno ci fa caso, ma la motivazione principale per cui un matrimonio fallisce, è da ricercare proprio nel motivo per cui due persone si sono legate. Il motivo vero ovviamente. Perchè tutti, chi più chi meno, asseriscono di essersi sposati per amore. Per poi dichiarare che ad un certo punto l’amore è finito. No, l’amore non finisce così.

Qual’è il problema allora?
Il fatto è che nessuno ci educa all’amore. Nel senso che nessuno ce lo ha mai spiegato. E siamo andati in giro per le strade di questa vita brancolando nel buio, credendo che fosse amore anche un calesse (come ci insegna un film) e scambiando per amore qualunque altra cosa.
In fin dei conti, quali sono i veri motivi per cui le persone si uniscono in matrimonio?
1) I figli (Desidero una famiglia, voglio sistemarmi, non voglio stare solo)
Biologicamente parlando, purtroppo per le donne si possono avere figli fino ad una certa età, e a causa di questo fattore, scatta in ogni donna il famoso “orologio biologico”, che manda letteralmente in tilt qualunque donna, anche quelle sane di mente. Moltissime donne compiono, tra i 28 e i 35 anni, scelte sentimentali assurde, che mai e poi mai avrebbero preso in considerazione se solo avessero avuto un’altra età, e se il panico di non poter diventare madre non avesse avuto il sopravvento.
Anche diversi uomini a dire il vero aspirano a vivere la loro paternità, e compiono lo stesso errore, magari vedendo che molti amici hanno già prole, o vedendosi già in età matura (di solito over 30 o 40), e ci si sente di aver fatto tutto, tranne un figlio.
Quando si desidera una faimiglia, e la si desidera tanto, è assurdo a dirsi, ma andiamo a prenderci chiunque sia disponibile in quel momento e ci affezioniamo a chi abbiamo davanti, perchè sappiamo che quella persona soddisferà il nostro desiderio. Una volta realizzato, la foga del desiderio andrà a scemare, finchè non ci ritroveremo davanti qualcuno che senza rendercene conto non abbiamo mai amato davvero.
2) Fidanzamenti lunghissimi o fidanzamenti lampo.
Si sta insieme da giovani, si cresce insieme, e non si riesce più a vedere se stessi senza quella persona. E’ amore? Niente affatto. Si chiama abitudine, affetto. Un campanello d’allarme in queste coppie dovrebbe essere la sessualità, che di solito dopo tanti anni và a scemare di brutto. “Ma noi però facciamo tanti viaggi, abbiamo un cane, non litighiamo mai.” – diranno loro. – Beh non sono queste le cose che vi definiscono come coppia amorosa. Siete due amici che stanno bene insieme e che ogni tanto se gli capita fa sesso. L’abitudine non è amore. Potrete volervi bene infinitamente, ma ciò non basta per costruire un’unione che può sfidare il tempo. L’amore prima o poi sfonderà anche la vostra porta, romperà le vostre abitudini, e vi porterà altrove. O se avete le porte a prova di bomba, rimarrete in uno stato perenne di sottile (ma mica tanto) insoddisfazione.
Anche i fidanzamenti lampo sono insidiosi. Si scambia spesso il colpo di fulmine romantico con l’amore della vita. Un’attrazione cocente che dura il tempo dell’estste, per un amore da film. Bisogna fermarsi. Sposarsi sull’onda del momento è controproducente, anche perchè le onde si ritirano, e voi finite sulla sabbia bagnata di pancia. Ahio! Fa male, eh?
3) Stima, affetto, bene, riconoscenza, interessi comuni.
Diversi ignoranti ci hanno detto che quello che conta in una coppia è provare verso il partner sentimenti che possono essere provati anche quando non c’è amore. Tutti bei sentimenti, per carità, ma nessuno di loro ha come sinonimo la parola “amore”.
Logicamente bisognerebbe provare ANCHE questi sentimenti verso il partner. Ma quali sono i sentimenti veramente fondamentali? Innanzi tutto la chimica. Essa è primaria. Qua non stiamo parlando di mera attrazione fisica, che potremmo avere anche per un pefetto sconosciuto che passa per strada. Qua parliamo di quel legame di pelle inspiegabile e forte che unisce due persone. La stessa importanza la riveste il sentimento che proviamo. Meno riusciamo a spiegarlo, e più è autentico.
4) Avete scelto il partner con la testa, o per rabbia, o per rivincita, o perchè vi avrebbero invidiato, o perchè piaceva alla vostra famiglia e agli amici, o perchè socialmente era giusto per voi.
Potrà sembrare assurdo, ma la stragrande maggioranza dei matrimoni, si celebrano per i motivi sopraindicati.
Lasciano la donna che amano perchè non era adatta socialmente o per la loro famiglia. Non l’avrebbero mai accettata, e non perdiamoci nei motivi perchè sono veramente molteplici. E così scelgono quella che credono “la moglie perfetta”. Salvo poi ritrovarsi in casa con una donna con cui non si riescono a provare emozioni.
Oppure vengono lasciate dal fidanzato storico. Che smacco! Ed ecco che la rabbia innesca il desiderio di rivalsa. “Tu mi vedrai felice!” affermano desiderando vendetta. E sposano lui, non guardando in faccia niente e nessuno, vanno dritte come treni. Salvo poi svegliarsi un giorno e non capire nemmeno perchè stanno dormendo accanto a quell’uomo di cui a loro non importa nulla, e che decisamente non faceva per loro, da nessun punto di vista.
Di esempi ne potremmo fare a miliardi. A noi basta sottolineare che nemmeno qui si intravede lontanamente amore.
5) Idealizzazione dell’amore e del partner (Immaturi per sempre).
Chi pensa che l’amore vero è bello, liscio come l’olio, fantastico e brillante, non ha mai veramente conosciuto l’amore.
Chi pensa che “Lui è un disgraziato, ma con me cambierà”, ha seri problemi affettivi e di disistima che dovrebbe assolutamente curare.
Chi dice che “Io tradisco ma non faccio mancare nulla alla mia famiglia.”, crede davvero che il suo progetto familiare e di coppia non sia fallito? Lo è , eccome, nel modo peggiore: con la menzogna e l’inganno.
Chi crede che flirtare sui social sia un modo per svagare, dovrebbe chiedere a se stesso quali siano mai le calamità assaurde che sta affrontando, e se piuttosto il suo non è un modo infantile per cacciarsi nei guai. A volte alcuni mal sopportano la routine matrimoniale, e cercano sciocche vie di fuga, senza preoccuparsi del fatto che queste vie di fuga possono trasformarsi in “soluzioni” pericolose alla noia (spesso ingiustificata).

LE SOLUZIONI. Esistono?

Abbiamo quindi visto che la maggior parte dei matrimoni che non funzionano, non sono altro che il logico epilogo del motivo che ci ha inizialmente legati ad una persona.
Se il motivo non è l’amore, non possiamo pensare che raccoglieremo amore strada facendo. Si raccoglie sempre quello che si semina.
La prevenzione è la soluzione ottimale. Ma essa è possibile solo quando è presente una profonda onestà verso se stessi e verso il partner. E a sua volta questo genere di onestà è presente solo quando si diventa consapevoli di se stessi.
Prima di affrontare un passo importante come il matrimonio, bisogna chidersi onestamente quali desideri vogliamo realizzare attraverso esso.
Siamo veramente in grado di essere fedeli ad una persona per tutta la vita? E la persona che abbiamo accanto, crediamo che potrà ricevere senza sforzarsi la nostra totale fedeltà? Attenzione; qual’è la verità?
Amiamo questa persona? La apprezziamo? E lui/lei, ci apprezza? Dimostra di volere veramente il nostro bene? Ci piace? Ci attrae come nessun altro anche dopo diverso tempo? L’odore della sua pelle è per noi meraviglioso? Sentiamo questa persona profondamente dentro di noi, e sappiamo che possiamo contare su si lui/lei? Ciò che proviamo è forte e non si può spiegare? Questa è la strada giusta.
Sappiamo che il matrimonio vuol dire sacrificio? Non dobbiamo metterci in croce, ma nemmeno abbandonare il campo quando c’è da rimboccarsi le maniche. Sappiamo che potremo sbuffare cento volte, ma che dovremo comunque alzarci e fare con amore tante cose che non avremmo proprio voglia di fare? Sappiate che, soprattutto quando arriveranno i figli, sarà così.
Stiamo semplicemente seguendo la realizzazione di un progetto comune (il matrimonio, i figli, ecc), oppure stiamo scegliendo quella persona a prescindere? Se con questa persona non potessimo avere figli, lo sceglieremmo comunque? E’ davvero lui/lei che vogliamo? Attenti. E soprattutto sinceri.
Quando scegliamo qualcuno non per comlare la solitudine, e nemmeno per soddisfare i nostri desideri, ma lo scegliamo eslusivamente perchè è lui o lei, allora la nostra unione avrà buone possibilità di riuscita.
Questi sono solo degli input su cui poter riflettere.

Abbiamo una sola vita, e l’unico modo per viverla bene è capire quello per cui siamo veramente tagliati, e scegliere le strade che più ci renderanno appagati. Il matrimonio è uno dei passi che non tutti dovrebbero compiere, o più che altro è un passo che dovrebbe essere compiuto solo dopo aver chiaro quello che ci ha legato alla persona che vorremmo sposare.
Domandatevi se veramente sapete cos’è l’amore, o se state chiamando amore qualcosa che non lo è.
Il segreto infatti è sposarsi solo per amore. Amore vero. Solo quello.

-Patrizia Perotti-

Le persone da cui prendere subito le distanze

“Se l’avessi capito prima…”
Ce lo siamo detti tutti al termine di una relazione o frequentazione che ci ha delusi o semplicemente fatto perdere tempo. Ci rispondiamo che non potevamo saperlo, che le persone si rivelano dopo.
In un certo senso è veramente così, poiché all’inizio è facile mascherare la propria personalità, e anche perché eravamo talmente presi dalla situazione che stava per nascere, che abbiamo voluto vedere solo il buono che emergeva.
Eppure, pur mantenendo il desiderio di scoperta verso l’altro, ed uno sguardo fiabesco al quale non dovremmo mai rinunciare, è possibile sin dall’inizio capire con chi abbiamo a che fare, e se la relazione che vorremmo intraprendere sarà un bluff o no.
I primi approcci (non virtuali ovviamente) che abbiamo con una persona, ci rivelano più di quanto possiamo immaginare. Pertanto, il consiglio migliore in assoluto, è quello di ascoltare sempre l’istinto, quella vocina che non vi fa “masticare” del tutto una persona e vi dice che qualcosa di sottile non riuscite ad inquadrarla. Ascoltatela sempre!
Qui di seguito impariamo a riconoscere le persone da cui scappare immediatamente, senza perdere altro tempo.

CHI SI IDENTIFICA CON LA PROPRIA PROFESSIONE, O CON LE CONOSCENZE CHE HA, O COL PROPRIO STATUS
Una persona che senza che glielo chiedessimo, sta già lì a dirci che è un avvocato, un medico, un artista, ecc, punta sulla propria professione per “colpire nel segno.” Prima ancora di dirci come si chiama, ecco che sfodera il suo “Sono un ingegnere…”, tant’è che verrebbe da rispondergli “E chi diamine se ne frega?”
Sono persone che non hanno puntato su se stessi in quanto individui, ma credono (erroneamente) che il valore di una persona sia dato dai suoi risultati professionali, dal titolo conseguito, dal lustro che crede di avere nei riguardi della società. Se aspirate a persone che danno valore di più all’apparire e non all’essere, accomodatevi pure.
Le persone di valore, si pongono per quello che sono interiormente, e per quello che sanno dare ed essere, a prescindere dal ruolo sociale e professionale che occupano. Non si sentono superiori né inferiori a nessuno.
Discorso simile per le persone che vi raccontano subito che conoscono tizio e caio, o che hanno avuto gravi lutti o accadimenti per cui cercano in questo modo di attirare l’attenzione. I primi credono di non valere nulla, perché secondo loro hanno bisogno di sfruttare la conoscenza con questo e con quello pur di trovare considerazione; i secondi si pongono subito come “caso umano”, e cercano qualcuno che li salvi.
Le persone valide, pur avendo a volte vite scomode, terranno per ultime queste verità poco felici, non per nascondervi qualcosa, ma perché quelle verità fanno parte di quel lato della loro esistenza che l’individuo ha accettato e non può cambiare, e non sta cercando nessuno che lo tolga dalle sabbie mobili. E’ interessato a voi e basta. Si farà conoscere per quello che è.

CHI NON TROVA TEMPO PER VOI E VI CONSIDERA POCO
Mai come in questo caso, il buon giorno si vede dal mattino. Quando trovate persone sfuggenti, che vi cercano per come gli gira l’elica, che a tratti sembrano considerarvi, e a tratti sembra che non esistete, evitate di raccontarvi barzellette, e cioè che sono persone con una vita molto piena, ecc. La verità è che semplicemente hanno altro di meglio da fare. Possono avere un’altra persona in testa, o anche se non hanno nessuno in particolare, sono come le farfalle che si posano sempre su fiori differenti, o non sono del tutto interessati alla vostra persona, o si credono chissà chi nel pensare che devono sempre essere gli altri a cercarli. Perseverando, ne andrà della vostra autostima. Quando non interessate, mollate subito la presa. Chi si interessa veramente a voi, non avrà alcuna voglia di aspettare chissà quali tempi giusti per sentirvi o cercarvi.

LE PERSONE PRESE DI SE’ E TROPPO CONCENTRATE SULLA PROPRIA VITA
“Io, io, io, io…” “Il mio lavoro, i miei colleghi, i miei amici, i miei viaggi, la mia palestra, i miei interessi…” Davvero sperate di trovare un posto decente nella vita di queste persone?
Quando il mondo di una persona gira attorno a se stesso e ai dolci cavoletti suoi, difficilmente avrà voglia di trovarvi una giusta collocazione. Queste persone, se ci fate caso, parlano di sé continuamente, sin dai primi approcci. Questo perché pretenderebbero in realtà di diventare il centro della vostra vita. Il punto è che non sono assolutamente disposti a contraccambiare. Sono egoisti, e non di quel sano egoismo che a volte è necessario perché ci salva la vita, ma di quello brutto, quello che esclude ogni forma di vera e appagante relazione.
Se incontrate qualcuno che non fa che parlarvi di sé, dei suoi casini, di quello che fa o non fa, ma non sembra interessarsi alla vostra vita e alla vostra persona, sapete che avete a che fare con un perfetto egoista, e nessuno di voi avrà la bacchetta magica per poterlo cambiare.

LE PERSONE CHE SEMBRANO SUBITO PERFETTE
Avete incontrato qualcuno che recita subito la parte della “perla dell’umanità”? Fate attenzione! Dietro queste persone che sembrano rivelarsi subito eccellenti, fin troppo attente, ideali, presenti, si celano spesso persone che vogliono “comprarvi”. Narcisisti, o più semplicemente persone inaffidabili, che vogliono ottenere qualcosa di specifico da voi. Il troppo, stroppia, lo dice anche il detto. E un altro detto che uso spesso, dice che “In media stat virtus”. Le belle persone sono equilibrate. Non eccedono, né si assentano troppo. Ci sono sempre, ma senza essere invadenti. Non dipendono da voi, ma gli mancate.
L’equilibrio di qualcuno si sente, è tangibile.

LE PERSONE CHE NON HANNO AMICI VERI
Diffidate sempre da chi non ha amici stretti, quelli veri, quelli pochi ma buoni, quelli che durano da tanti, tanti anni. Essere circondati da conoscenti è un conto, come anche avere amicizie di circostanza, di facoltà, di gruppo, ecc. Avere amici veri da una vita, che vogliono bene veramente, è un altro conto. Vuol dire che negli anni si è riuscito a dare e a costruire dei rapporti di amicizia capaci di durare nel tempo. Vuol dire avere davanti qualcuno che ha dato peso alle persone più che alle cose, che non ha dato importanza alla moltitudine, ma alla sostanza. Vuol dire aver trovato qualcuno che tiene ancora ai valori, soprattutto qualcuno che ha saputo dare e non ha solo preso.

IL RAPPORTO COL CELLULARE, CON I SOCIAL E CON LE CHAT
Persone troppo gelose delle proprie cose? Profili social blindati? Cellulare che magicamente non esiste quando ci siete voi, o con la modalità silenziosa attivata? Continui accessi in altre chat mentre contemporaneamente parla con voi? Attenzione! Chi non ha nulla da nascondere, non nasconde nulla.
Il cellulare invece è perfettamente visibile, non riceve troppe notifiche, e quando le riceve nessuno corre a nascondere il mittente? Notate che il dispositivo non riceve molte attenzioni, ma viene comunque controllato in vostra presenza senza problemi? Bene, evidentemente questa persona non ha nulla di più interessante altrove.

Ci saranno periodi nella vostra vita in cui avrete proprio voglia che quella persona che avete incontrato, sia quella giusta. Ma non mentite a voi stessi, perché chi ne pagherà un giorno lo scotto sarete proprio voi. Aprite gli occhi, quelli dell’anima, quelli dell’istinto. Loro sono lì per suggerirvi cosa veramente fa per voi, e vi guideranno a non commettere errori che a volte diventano le croci della nostra intera esistenza.

-Patrizia Perotti-

Questo è lo spazio più vario di tutto il sito. Parleremo di sentimenti, di emozioni, di figli, della vita di tutti i giorni, dei comportamenti umani. Rivedremo in una chiave nuova questioni affettive e non, che attanagliano la vita di ognuno di noi da sempre, gettando via schemi soliti e antiquati, e riscoprendo un nuovo passo che va con i nostri tempi, pur senza esserne assorbiti del tutto. "In media stat virtus..." L'equilibrio. ...E' quello che da sempre all'uomo risulta più difficile...

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