Cose semplici
Non chiedo niente di strano.
Va bene anche una passeggiata tra le vetrine del centro,
dove ti vedo che di nascosto mi guardi sorridendo.
Possiamo anche andare a fare la spesa,
mentre rubi le mie labbra ad ogni passo, tra un sacco di arance e la cioccolata con dentro la sorpresa.
E poi lo sai, tornare a casa e cucinare mentre mi racconti le cose tue,
ti abbraccio, ti bacio, e le tue mani diventano le mie.
Non chiedo cose strane, per davvero.
Va bene anche un libro letto insieme, bere dallo stesso bicchiere, e un film che non finiremo mai di vedere…
Se ti dovesse andare, fammi sapere.
Se non ci metti troppo, ti posso ancora aspettare…
-Patrizia Perotti-
Non voglio andarmene
Non finisce mai
“E’ tutto così difficile” io ti dico.
“Si, è impossibile” tu mi dici.
Ci siamo scelti la storia più complicata dell’universo.
Abbiamo tutto contro, forse anche noi stessi.
Due mondi distanti, diversi. Due strade che non si sarebbero mai dovute incontrare.
Ho chiesto al Cielo mille volte perché, ma nessuno mai risponde.
Ogni istante sul ciglio di un precipizio, col fiato corto, con gli occhi stanchi e il volto sudato. Davvero era ciò che volevamo?
“E’ che se solo te ne vai un secondo, io non respiro.” ti dico.
“E’ che se quando te ne vai non torni, io non esisto.” mi dici.
Non finiremo dove tutti vanno. Noi non avremo la loro stessa libertà, le loro stesse giornate, la loro stessa vita.
E’ il triste destino di questi amori che vanno controcorrente, di cui qualche folletto si è beffato, e che qualche altra vita gli ha voluto far pagare lo scotto.
Due cuori e la tormenta attorno, non ne usciremo vivi.
Il terremoto perenne sotto i piedi, che crolla tutto e dopo due secondi ci baciamo anche sotto le macerie.
“Basta, ti odio” io ti dico.
“Hai ragione, anch’io ti amo” tu mi dici.
…e non finisce mai…
-Patrizia Perotti-
A domani
Ci vediamo domani, allo stesso binario, ognuno il suo. Io da un lato, tu dall’altro.
Ci guarderemo da lontano, senza dirci più niente.
I treni passeranno davanti ai nostri sguardi fissi.
Li prenderemo quei treni, tanto per dirci che erano quelli sbagliati.
E continueremo a mancarci, come adesso, come ogni istante, come ogni sera.
Spegneremo la luce e chiuderemo gli occhi immaginando noi,
e tutto ciò che non abbiamo avuto il coraggio di vivere.
Buona notte amore, mi addormento.
Ci vediamo domani, come ogni giorno.
Stesso binario, ognuno il suo.
Io da un lato, tu dall’altro…
-Patrizia Perotti-
Te lo prometto
…Prometto che litigheremo, che ti detesterò circa un miliardo di volte, che ti sbatterò la porta in faccia e penserò di aver fatto la scelta peggiore.
Prometto che avrò da ridire su molte cose, che odierò quella tua fastidiosissima gelosia, che a volte guarderò la libertà nella vita degli altri con nostalgia.
Prometto che non sarà facile, che ci saranno volte in cui mi perderò in un bicchiere d’acqua, in cui parleremo senza mai incontrarci.
Ma ti assicuro che avrò una voglia …matta di riaverti tra le mie braccia subito dopo averti mandato al diavolo, che ci sarò in ogni istante tu abbia bisogno anche solo di un respiro silenzioso con cui condividere i tuoi perché.
Ci sarò, dovesse cascare il mondo, e sarà con te, perché non riesco ad immaginare nulla senza te, e non so più chi sono senza specchiarmi nei tuoi occhi.
Non potrà esserci notte in cui andrò a dormire senza dirti che ti amo mentre tu ti stringi a me, e non potrà esserci giorno in cui io non ringrazierò il Cielo per avermi dato te, il tuo sorriso, la tua bocca e le tue mille manie.
Andrà tutto bene, te lo prometto…
A modo nostro, ce la faremo. Sempre.
-Patrizia Perotti-
Non so se t’amo
Non so se t’amo.
Ma se qualcuno mi chiedesse chi vorrei tra le mie braccia adesso, l’unica risposta vera è che vorrei te.
Non chiedermi se t’amo, non lo so.
Ma se le mie labbra desiderassero d’essere baciate, so che cercherebbero solo la tua bocca.
Non so se è amore questo, non so dirlo.…
Ma se la mia anima dovesse dire dove si sente a casa, direbbe che è unicamente accanto a te.
Se amare è anche paura.
Se è un brivido violento che brucia dentro.
Se è un vortice impastato di bene, rabbia e incertezza.
Se è quest’impossibilità di mandarti via, nonostante l’amarezza.
Non so se questo è amore, e so che è strano.
Ma se adesso mi chiedessi ciò che sento, l’unica cosa vera che potrei dirti è che ti amo…
– Patrizia Perotti –
Lascia che io sia
Il Dono
Questo mondo distratto urta le cose abbandonate, ed esse diventano ogni giorno più invisibili…
Senza più lacrime mi sono presa e mi sono portata via. Fardello di me stessa.
Ho attraversato stazioni, mari, città.
Emozioni distratte hanno guardato fuori dal finestrino, scorgendo un nulla dipinto di qualcosa.…
La mia anima spenta si è arrampicata sui muri senza perché, trovando lentamente il senso di ciò che non chiedeva.
In ogni bozzolo senz’aria c’è sempre una farfalla che di lì a poco spicchera’ il volo…
Grazie per queste ali. Grazie per la libertà che respiro.
Ora so che il tuo abbandono è stato un Dono
– Patrizia Perotti –
Quello che non ha mai fine
Eppure io saprei quando i tuoi occhi piangono. Sentirei il tuo dolore anche nel cuore della notte e mi sveglierei.
Potrebbero passare le ere più infinite.
Eppure io udirei il tuo cuore battere, pur che fosse infinitamente lontano.
E riconoscerei i tuoi occhi tra mille, su strade immense e sconosciute. …
E ritroverei le tue mani in questo vasto universo, pur che fossi cieca.
Non servirebbe a nulla che muri eterni ci dividessero.
Noi inventeremmo un modo per ritrovarci, fintamente dispersi in un tempo senza ore,
dove le nostre anime finiranno sempre per incontrarsi e amarsi interminatamente,
superando con ali imbattibili, tutto quello che non ha mai fine…
-Patrizia Perotti-
Modica
Le tue strette vie si intrecciano come dita,
baciando il sole in discesa ed in salita,
profumando l’aria di buon cibo e biancheria pulita.
Le facce barocche sporgono dai balconi e guardano scrutando …
chi osserva loro immobili, fissi in un muto canto.
Gatti sornioni salutano dai muri a secco,
ti giri un attimo e li ritrovi magicamente sul tetto,
che se lo guardi sembra uno solo,
in una cornice incastonata, tu sei un capolavoro.
Odo le rondini in volo ricamare sul cielo terso nuvole bianche, danzanti sullo scampanio delle cento chiese, mentre la notte come un presepe s’accende, con le lanterne accese.
Dipinta da un pittore, con mano attenta e vivace,
mostri di giorno a tutti, spavalda e brillante, la tua veste più sagace.
La notte poi ti inondi di scuro cioccolato,
seduci e sei delizia, lasciando dentro chi ti ha conosciuta, il gusto vivo del dolce e del salato.
Modica, Modica bedda
che abbracci generosa tutto il mondo
dentro me vivi incantata, tra lo stupore dei miei ricordi, e lo sguardo che ogni giorno mi rapisci in un secondo
– Patrizia Perotti –
Per chi ama lasciarsi trasportare dalla melodia della poesia, dalla magia che essa evoca, dal terremoto di emozioni che provoca.
E a chi piacciono le filastrocche, che ci ricordano un pò anche i canti antichi, le favolette brevi della nonna, l'immaginazione che possiede il nostro bimbo interiore.






