LA GELOSIA. ALLEATA O NEMICA?

LA GELOSIA. ALLEATA O NEMICA?

Esiste da sempre, negli esseri umani quanto tra le specie animali. E’ un sentimento per la maggiore criticato, nascosto, di cui quasi ci si vergogna, per cui spesso si viene additati e addirittura rimproverati.

Eppure come tutti i sentimenti umani ha diritto ad essere ascoltato, accolto, rispettato.

Chiaramente qui non si parla della gelosia senza limiti, di quella che rasenta la patologia, fatta di controlli continui del portafogli o del cellulare, come anche di assurdi pedinamenti.

Parliamo di quella gelosia lecita, quella che dovreste piuttosto guardare con affetto e riconoscenza, poiché come tutti i sentimenti arriva per parlarci e per dare pepe anche alle relazioni più spente o che presentano zone con poco smalto.

Se proverete a leggere qualcosa sulla gelosia, troverete per la maggiore articoli che la demonizzano, accusandola di paure di vario tipo quasi fossero un’onta.

Molti psicologi parlano ad esempio della rabbia in questi termini “Ascolta la tua rabbia!”

Ma dove leggiamo “Ascolta la tua gelosia”? Da nessuna parte. Come se la gelosia deve sempre essere taciuta se ci si vuol sentire in regola con tutto e tutti.

E’ sicuramente vero che la gelosia può esprimere mancanza di fiducia nell’altro, desiderio di controllo, che è indice di personali insicurezze, cela spesso invidia, e indica anche a volte una certa dipendenza affettiva. Ma cosa ce ne facciamo di sapere questo? E’ forse un modo per poterla sconfiggere? Sembra proprio di no.

Ma poi, se anche riuscissimo a “farla fuori”, non mettiamo in conto che così facendo, gran parte della nostra energia andrebbe a farsi benedire?

La verità è che la gelosia è da riconoscere come sentimento naturale quando si teme di perdere qualcosa, qualcuno, dall’attenzione di un genitore verso un bambino, all’amore dell’amato.

Chiunque, anche una volta soltanto nella vita, ha provato gelosia. Tutti quelli che amano, che lo diano a vedere o no, sono gelosi del proprio partner. E se non lo sono, c’è da chiedersi piuttosto cosa nasconda tutta questa “esagerata” fiducia nel partner.

La cosa più giusta da fare quindi è osservare ciò di cui la gelosia vuole parlarci. Essa, come gli altri sentimenti umani, và ascoltata, rispettata, e và guardata come energia che può rigenerarci.

Ci presenta la nostra parte più fragile, quella più insicura, che và assolutamente accettata e integrata come una delle parti che compongono il nostro vero essere.

Dona nuovo interesse e curiosità nei confronti del partner, e crea nuove basi per una crescente e rinnovata attrazione.

Soprattutto ai giorni nostri, tra social e chat di ogni tipo, spesso la gelosia se ci riflettiamo rispecchia semplicemente un desiderio di intimità e di esclusività.

A chi non dà fastidio che la persona con cui via chat sta avendo un discorso importante o intimo con noi, ci molli per passare a rispondere ad un’altra chat contemporaneamente? Rifletteteci: è come se di presenza steste parlando col partner, e mentre gli parlate, loro si interessano alla discussione di qualcun altro. Lo trovereste scortese e fastidioso, giusto? Bene, la stessa cosa vale per le chat.

Se tra amici è possibile e perdonabile far attendere o chattare in contemporanea, col partner non è assolutamente rispettoso, soprattutto se si stanno avendo discorsi intimi, intensi, o se si stanno chiarendo punti importanti.

Lo stesso vale per una cenetta al ristorante, una passeggiata mano nella mano, e per tutte quelle cosette che uniscono una coppia, interrotte da trilli, notifiche, desiderio da parte di uno dei partner di pubblicare sui social quello che si sta mangiando o il luogo in cui si è.

Oppure che dire di chi piuttosto nasconde o spegne del tutto il proprio cellulare in presenza del partner facendo sorgere mille dubbi sul perché? Tutti oggi abbiamo il cellulare acceso, e se lo teniamo acceso è perché vogliamo sentirlo, quindi non ci si lamenti quando un partner è sospettoso di un cellulare fantasma.

Bisogna trovare equilibrio, trasparenza e privacy anche in questo. E’ un punto importante, quello dei social e chat varie, che oggi fa parte della vita di ognuno di noi in modo prorompente.

Molto spesso un partner geloso è soltanto bisognoso di essere rassicurato più che con le parole, con i comportamenti, quindi aiutate questo processo.

Di contro, chi prova gelosia in modo da snervare il partner ma soprattutto se stesso, deve assolutamente correre ai ripari, per favorire una vita di coppia più armoniosa e una serenità personale che non ha prezzo.

Vediamo di seguito alcune piccole dritte per far sì che la gelosia diventi alleata di noi stessi e della coppia.

  1. Impostate insieme al partner delle piccole regole da seguire entrambi e che non minaccino la libertà individuale. Devono essere più che altro regole di educazione e rispetto verso l’altro, perché spesso più che di gelosia, si tratta di superficialità da parte di uno dei partner.

  2. Coltivate la complicità. Una coppia complice, che sa ironizzare sulle proprie zone d’ombra e su quelle della coppia stessa, senza prendere tutto in modo troppo pesante, difficilmente sarà schiava della gelosia. Rimproverare un partner geloso o offendersi con lui “perché non si fida”, non servirà ad altro che a far sentire il partner frustrato in un sentimento lecito, che anzi vi sta parlando di quanto siete importanti per lui/lei. Servirebbe solo a bloccare, a mettere un tappo alle sue emozioni e a tenerle sotto controllo. Non lamentatevi se poi il partner via via si spegne, spegnendo automaticamente anche voi.

  3. Cercate di non trascurare mai il partner, non lo date per scontato, e se ciò accade, fatevi qualche domanda. Un partner che si sente amato, importante, considerato, difficilmente richiederà la vostra attenzione.

  4. Se vi accorgete che il problema è esclusivamente vostro, dovuto a vuoti interiori, ad abbandoni del passato, e vi rendete conto di esagerare con le pretese egocentriche di attenzioni eccessive, ricorrete ad un aiuto da parte di uno specialista.

  5. Occupatevi maggiormente di voi stessi e accrescete la vostra autostima a prescindere dal partner.

La gelosia diventa nemica solo quando non rispetta i limiti, quando se ne perde il controllo, quando diventa ossessiva e investe tutto, ravanando senza ritegno negli spazi sacri dell’altro.

In tal caso non và mai avallata, ma bisogna che la persona in questione riconosca il disagio e si faccia aiutare.

In tutti gli altri casi, non và demonizzata, ma sfruttata come sintomo di un sentimento forte che ci lega a qualcuno e che ci parla di noi stessi come un buon amico farebbe.

-Patrizia Perotti-

 

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