Modica
“Modica”
Modica, Modica bedda
Le tue strette vie si intrecciano come dita,
baciando il sole in discesa ed in salita,
profumando l’aria di buon cibo e biancheria pulita.
Le facce barocche sporgono dai balconi e guardano scrutando
chi osserva loro immobili, fissi in un muto canto.
Gatti sornioni salutano dai muri a secco,
ti giri un attimo e li ritrovi magicamente sul tetto,
che se lo guardi sembra uno solo,
in una cornice incastonata, tu sei un capolavoro.
Odo le rondini in volo ricamare sul cielo terso nuvole bianche, danzanti sullo scampanio delle cento chiese, mentre la notte come un presepe s’accende, con le lanterne accese.
Dipinta da un pittore, con mano attenta e vivace,
mostri di giorno a tutti, spavalda e brillante, la tua veste più sagace.
La notte poi ti inondi di scuro cioccolato,
seduci e sei delizia, lasciando dentro chi ti ha conosciuta, il gusto vivo del dolce e del salato.
Modica, Modica bedda
che abbracci generosa tutto il mondo
dentro me vivi incantata, tra lo stupore dei miei ricordi, e lo sguardo che ogni giorno mi rapisci in un secondo

– Patrizia Perotti –

 

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