…E mi condannò questa sensibilità ostinata, a capire cose che in molti non comprendono…
Sentire umori, linee di sottile falsità, batticuori taciuti, che nessun orecchio può udire…
Mi condannò, questa sensibilità innata e testarda, a patire più di quanto si possa immaginare,
a percepire le lacrime altrui anche quando non sono espresse,
a sentire una stretta al cuore laddove tu vedi tutti, ma nessuno ti vede…
Eppure la ringrazio, perchè è solo per essa che dolci accanto a me si riposano farfalle, si riflettono grati tramonti di speranza, la primavera fiorisce in me ogni istante, la gioia delle piccole cose non mi abbandona…
E’ per questa sensibilità che porto dentro, che tutto quanto mi appare come magia…E ogni ferita sana, ogni lacrima asciuga, ogni vuoto ricolma…
(Patrizia Perotti)
